I temi affrontati dall’autore nel corso della sua pur breve
produzione sono svariati.
Il primo romanzo, Pon din din 2.0, 2014, è un atto d'amore verso i suoi due nipoti, dove l'autore si mette a nudo raccontando loro
i suoi pensieri, i fatti salienti della sua vita, i suoi consigli per vivere in maniera semplice e vera la loro vita.
Un qualcosa di sè che rimarrà anche quando il nonno non ci sarà più. Un ricordo di ciò che è riuscito
a dare loro nel tempo in cui avrà goduto della loro presenza, un tempo sempre troppo breve rispetto a quanto avrebbe desiderato che fosse.
I due romanzi successivi, Ernest & Bill, 2015
e Tommy, 2016, hanno come filo conduttore il fatto che
narrano entrambi due storie parallele che per alcuni momenti vengono a
toccarsi, per poi separarsi di nuovo. In entrambi una delle due storie è “storica”,
nel senso che i fatti narrati sono veri, la cronologia rispettata, i personaggi
(da una parte Ernest Hemingway, dall’altra il caso del rapimento di Aldo Moro) reali.
L’altra storia che corre parallela alla prima è invece
frutto della fantasia dell’autore, così come i personaggi e la vicenda narrata.
Nel quarto romanzo (Karim e Mahdi, 2017)
l’autore ha voluto avvicinarsi al dramma delle immigrazioni verso il nostro
paese dai campi martoriati dalle guerre, dalle lotte fratricide, dalla fame e
dalla mancanza di un futuro.
Il tutto visto con gli occhi innocenti dei bambini. Karim e
Mahdi sono due fratellini che decidono di intraprendere il lungo viaggio
attraverso l’Africa (ma potrebbe essere la Siria o qualunque altro paese) per
raggiungere il padre in Italia. Storia dura, ruvida, a volte commovente. Storia
che accomuna migliaia di persone in cerca di un futuro migliore.
Il quinto e il sesto romanzo (I Gatti del Cimitero
di Monte Capretta, 2019 e …e putti riccioluti intagliati a
mano, 2019) sono, al contrario del precedente, leggeri e ironici.
Ambientati nei primi anni sessanta, narrano vicende tutte avvenute in quel
paesino immaginario di anime semplici (come lo chiama l’autore) che è Monte
Capretta. I personaggi diventano macchiette pittoresche, le storie sono argute
e a volte surreali, e gli intrecci della trama diventano il veicolo per
portarci con leggerezza in un tempo passato.
Lo stile in questo caso è
assolutamente libero da schemi letterari, moltissimi sono i neologismi e i
termini inventati, mentre i dialetti si intrecciano in una forma assolutamente
non convenzionale.
Nel romanzo successivo (
Il Senatore Bellosguardo
, 2020)
Gianfranco si è voluto cimentare con un giallo classico (un fatto di sangue, alcuni potenziali colpevoli,
indagini, soluzione del caso con finale a sorpresa)
inserito però all'interno di un contesto più drammatico, la professione di chi per mestiere svuota le case
dei defunti per liberare i parenti rimasti dell'ingrato compito di dimenticare definitivamente il loro
congiunto che non c'è più.
L'ottavo romanzo (
Il Protocollo
, 2021)
è stato scritto a quattro mani da Gianfranco e Carlo Cecconi.
La storia si svolge a Los Angeles, dove un primario di ospedale, la sua infermiera e il fidanzato tentano di svelare
un mistero risalente a più di quaranta anni addietro.
Da quel momento inizia una spasmodica ricerca della verità.
Ma la cosa desta anche gli interessi del mondo degli affari, della politica e della criminalità.
Tra colpi di scena e morti sospette la verità finalmente emerge, ma si scopre che...
Nel nono romanzo (La ragazza del lettino accanto (storia d'amore)
, 2022) Gianfranco si è cimentato per la prima volta con una storia d’amore, una storia
che si dipana lungo l’arco di tre decenni.
Nell'ultimo romanzo di Gianfranco (
La cortigiana scandalosa , 2023)
si racconta la storia della modella di Caravaggio Fillide Melandroni,
vissuta a Roma tra la fine del 1500 e gli inizi del 1600.
Prostituta di strada prima, cortigiana poi, bellissima e ambiziosa, Fillide riuscì a diventare immortale nei dipinti del pittore milanese.
Un grande affresco storico ambientato nella Roma papalina corrotta e crudele di quel tempo, ma artefice di capolavori pittorici, architettonici
e artistici ineguagliati.