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Katia Caddeo - Editor
giovaniloide, linettimbrillantinati, leccaculismo dorminpiedi, mortinpiedi, grembiulati, cucchiarando... termini che, come nel precedente I gatti del cimitero di Monte Capretta, creano una nuova lingua parallela a quella canonica. Lo stile è inoltre caratterizzato da una dissacrante ironia che nell'atmosfera apparentemente "leggera" del romanzo include però anche qualche nota malinconica (si veda la conclusione amara sulla vita condotta dal De Profundis).

Emanuela S.

Buon giorno ho finito il libro E' un insieme di ricordi di semplicità a volte comico, a volte sembra un giallo, a volte fa commuovere Complimenti, Emanuela

Gianna Stone

Già letto, divertentissimo.Come gli altri sembra una sceneggiatura per un film

Raffaele Quaranta

Gli anni passano ma la tua vena creativa non si esaurisce mai. Ti ho sempre molto apprezzato, ma rendo conto, che non avevo capito fino in fondo le tue innumerevoli qualità.

Gianna Sassu

Tanti ricordi! I personaggi sono macchiette originali e ben costruite

Massimo De Luca

Complimenti, un'altro.....

         

Siamo nel 1960 a Monte Capretta.

Cos’è che unisce un appuntato dell’Arma dei Carabinieri, una vecchia maîtresse in pensione, un funzionario comunale con la testa piena solo di brillantina, un parroco, la sua perpetua, e una serie di altri personaggi pittoreschi?

In un intreccio di situazioni, caratterizzate da una dissacrante ironia, i vari capitoli si intersecano tra di loro fondendosi poi in un’unica vicenda, in cui i personaggi
si muovono come sul palcoscenico di un teatro, ognuno all’interno del proprio spazio ma interagendo con tutti gli altri.

Storie scritte in un linguaggio libero da schemi letterari, con vocaboli spesso inventati ma di immediata comprensione





Una cassa da morto per un morto che non c’è, con relative corone di fiori e addobbi funebri.
Un prelievo che svuota un conto in banca.
La ex tenutaria di un postribolo che torna in paese e vuole mettere su un albergo di lusso.
Un parroco preoccupato.
Un sindaco uscente e il suo probabile successore,
e tutta una serie di altri personaggi pittoreschi che si muovono come sul palcoscenico di un teatro,
ognuno all’interno del proprio spazio ma interagendo tutti gli uni con gli altri.

Ritorna l’appuntato Arduino De Profundis, chiamato anche in questa occasione a risolvere un caso del tutto insignificante.
Come tutti i fatti che avvengono in quel paese di anime semplici che è Monte Capretta.




DALLA PREFAZIONE
di www.youcanprint.it


Una scrittura corretta, essenziale, scarna e allo stesso tempo ricca di neologismi che rendono dinamico il testo.

Questo contraddistingue il romanzo che state per leggere. In aggiunta, una estrema leggibilità, data da periodi mai troppo lunghi che contengono tutti gli elementi necessari alla comprensione evitando ripetizioni e l'uso ridondante di aggettivi superflui.
Lo stile è caratterizzato dalla presenza di un gran numero di neologismi (giovaniloide, pettopiatta, culopiatta, gambetozza, un cane acculato..., speluscito...), sempre calzanti, che creano quasi una sorta di lingua inventata appositamente in cui si intrecciano inoltre diversi dialetti e registri (per es. quello popolare e alloglotto di Biagio con quello 'milanese' di Benito).

I registri linguistici sono vari, a seconda del personaggio che parla: raramente si riscontra questa attenzione verso i registri linguistici. Di solito ne viene utilizzato uno per tutti i personaggi dell'azione, bambini, adulti, vecchi, giovani, acculturati o no. Qui si crea invece un intreccio di registri linguistici diversi in cui sarebbe quasi superfluo indicare chi sta parlando perché appare evidente già dalle prime parole pronunciate.

Si ha quasi l'impressione che le parole siano dosate attentamente e che non ne venga inserita nemmeno una che non sia necessaria all'economia della narrazione.
Il ritmo è regolato attraverso i vari dialoghi che, inseriti tra le parti descrittive, danno vita a una cadenza regolare, mai veloce, mai lenta, ma neppure monotona. Con alcuni tratti essenziali i personaggi prendono vita tra le righe della narrazione.





(International Books Shop)



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Gianfranco Sassu - 2019
gianfranco.sassu@libero.it